Nel linguaggio comune il gusto è l'insieme
delle sensazioni di bocca. Tuttavia queste sensazioni non sono le
sole con le quali giudichiamo un cibo: usiamo anche l'olfatto, la
vista, il tatto, l'udito.
In accordo con
Hervé This, chimico fisico francese
esperto di gastronomia molecolare, il gusto va considerato come
una
percezione globale, sintetica, costituita da tutte le
sensazioni che un alimento ci trasmette, e che utilizziamo dare
un giudizio.
Queste sensazioni sono:
- il profumo;
- il sapore;
- l'aroma;
- la vista;
- le sensazioni tattili;
- le sensazioni uditive;
- le sensazioni chimiche indifferenziate.
I
profumi e gli aromi vengono percepiti con gli stessi organi
sensoriali, ovvero con le cellule della
mucosa olfattiva,
poste nella parte superiore interna della cavità nasale,
i sapori dalle molecole gustative presenti sulla lingua.
Iniziamo il nostro viaggio nel gusto analizzando gli organi di senso
più importanti per analizzare un cibo: l'
olfatto e
il
gusto inteso in senso stretto, ovvero l'organo che percepisce
i sapori.
Purtroppo esiste una abitudine generalizzata, anche tra gli addetti
ai lavori, nel fare confusione tra gusto, sapore, aroma e profumo.
L'ultimo gusto è quello del
glutammato,
molto usato nella cucina orientale e presente in quantità
in alcuni prodotti stagionati, come il
parmigiano
reggiano.
Classicamente si distingue una differente sensibilità delle
varie zone della lingua per i 4 sapori fondamentali, queste differenze
sono più che altro di tipo quantitativo piuttosto che che
qualitativo:
- il dolce si sente maggiormente sulla punta
della lingua;
- l'acido e il salato ai lati della lingua;
- l'amaro in fondo alla lingua (questo si pensa sia un meccanismo
difensivo: molte sostanze tossiche sono dotate di sapore amaro
e una forte percezione di questo gusto in fondo alla lingua blocca
la deglutizione).
Quando mangiamo una fragola, diciamo che sa di
fragola, ha un sapore di fragola. In realtà, il sapore di
fragola non esiste: come abbiamo visto, esistono solo 5 tipi di
sapori: dolce, salato, acido, amaro, umami. E allora perché
la fragola sa di fragola?
Fate questa prova molto semplice, ma illuminante: fatevi dare una
caramella alla frutta da qualcuno, senza farvi dire il gusto della
caramella. Tappatevi il naso e mettetela in bocca: con il naso occluso,
le molecole odorose non arriveranno al naso e sentirete solo il
sapore della caramella, ovvero sentirete che è dolce, ma
nono sarete in grado di indovinare il gusto della caramella. Ora
liberate il naso e come per magia sentirete gli aromi, e subito
sarete in grado di dire che la caramella è alla fragola,
piuttosto che all'arancia, piuttosto che alla liquirizia.