Benzina
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Benzina | |
Caratteristiche generali | |
Aspetto | liquido trasparente |
Temperatura di fusione (K) | 88 - 138 (-150 - -100 °C |
Temperatura di ebollizione (K) | 353 - 373 (80 - 100°C) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico
frasi R: R 11-45-51/53-65 |
|
---|---|
Progetto composti |
La benzina è un prodotto distillato dal petrolio greggio a una temperatura che si aggira fra i 60 e i 100°C. Da un litro di petrolio, solo il 10% diventa benzina dopo la prima semplice distillazione. Utilizzando le frazioni più pesanti (gasolio pesante e residui di distillazione) si possono ottenere molecole più piccole adatte ad essere usate come benzina, grazie ad un trattamento detto cracking attraverso il quale gli idrocarburi di maggior peso molecolare vengono frammentati in presenza di un catalizzatore.
Indice |
[modifica] Caratteristiche
L'uso come carburante della benzina impone che essa abbia determinate caratteristiche:
- Adeguata volatilità (Sufficiente per un rapido avvio del motore)
- Buona capacità antidetonante (Capacità di non accendersi per la semplice pressione del pistone)
Questo ultimo dato si misura con il famoso "numero di ottano"(NO). Questo è un indice di riferimento ad una scala, in cui l'isoottano puro è uguale a 100 (poco detonante) e il normal-eptano è uguale a 0 (molto detonante). Per migliorare le proprietà antidetonanti della benzina si è in passato fatto ricorso ad additivi costituiti da composti del piombo il cui impiego, per gli effetti inquinanti, ha portato alla nascita della così detta benzina verde, a basso tenore di piombo. In questa, l'agente detonante precedente (piombo tetraetile) è stato sostituito principalmente dal benzene, ma vengono utilizzati anche metil-terziar-butil-etere (MTBE) e etil-terziar-butil-etere (ETBE). Una Direttiva UE [1] ha proibito in tutta l'Unione europea la commercializzazione delle benzine contenenti piombo, a partire dal 2000.
L'uso di MTBE è stato recentemente bandito negli Stati Uniti per l'effetto fortemente inquinante per le falde acquifere e in quanto cancerogeno. L'ETBE viene preso ultimamente in maggiore considerazione in quanto parzialmente proveniente da fonte rinnovabile. Esso consiste infatti in un prodotto di reazione tra isobutilene e etanolo, che può esser di origine agricola.
La benzina è estremamente infiammabile e quindi pericolosa per la sua alta infiammabilità a causa di una semplice scintilla.
In Italia è attualmente disponibile la benzina senza piombo con numero di ottano 95 (detta anche "Eurosuper"), che tutti i paesi dell'Unione europea hanno l'obbligo di adottare. Inoltre in quasi tutta l'Unione esiste la Superplus con numero di ottano pari a 98 i, ideale per le automobili particolarmente vecchie; in Italia è adottata solo da alcune aziende (Agip, Ip, Ies, Omv) ed è resa meno inquinante grazie ad alcuni additivi.
[modifica] Preparazione
Il petrolio greggio viene lavorato nelle raffinerie ed inizia il suo percorso entrando in una colonna di distillazione. Qui viene separato nei suoi componenti che sono leggeri come i GPL (gas di petrolio liquefatti) e pesanti come i residui. Prodotti intermedi sono la benzina (ancora da considerarsi non impiegabile per l'autotrazione), il kerosene ed il gasolio leggero e pesante.
La benzina estratta dalla colonna di distillazione è presente in percentuali molto variabili, in quanto ogni greggio è diverso dall'altro e quindi può dare un mix di prodotti particolare. La benzina semilavorata che esce dalla colonna di distillazione deve essere trattata in un impianto di desolforazione con idrogeno. Lo zolfo infatti è un veleno per il catalizzatore dell'impianto successivo in cui verrà trattata per incrementarne il numero di ottano.
La benzina che esce dall'impianto di desolforazione va quindi ad un impianto detto reformer che deve incrementare il numero di ottano grazie all'azione di un catalizzatore che lavora in atmosfera di idrogeno. In uscita si ha una benzina con un numero di ottano molto più alto di quello in ingresso e l'entità dipende dal tipo di benzina che è stata usata come carica e anche da come è stato esercito l'impianto (severità). Si può ottenere facilmente una benzina con numero di ottano RON = 100. Il RON è un indice rappresentativo del potere antidetonante della benzina; più è alto più la benzina in camera di combustione del motore brucia senza dare luogo al fenomeno del "battito in testa", decisaente dannoso per il motore.
La benzina (ora detta riformata) a questo punto non ha tutte le caratteristiche previste dalla legge per essere commercializzata e queste vengono traguardate operando un mix (blending) con altri prodotti della lavorazione del greggio come ad esempio la benzina di cracking catalitico detta LCN, la benzina isomerata ottenuta in impianti di isomerazione dei componenti più leggeri C5/C6, l'alchilata. Anche l' MTBE prodotto da impianti petrolchimici e petroliferi è molto usato nel mix per ottenere le specifiche di legge per la sua commercializzazione.
[modifica] Specifiche
Le principali specifiche di legge della benzina RON 95 (agg.2006) sono:
Caratteristiche
- Colore : verde;
- Aspetto : limpido ;
- Densità a 15° : 720 kg/m3 min.;
- RON : 95 min.;
- MON : 85 min.;
- Punto infiammabilità : 21°C max;
Composizione
- Benzene : 1% (v/v) max.;
- Aromatici : 35% (v/v) max.;
- Olefine : 18% (v/v) max.;
- MTBE+ETBE : 15% (v/v) max.;
- zolfo totale : 50 mg/kg max.
La colorazione verde non è caratteristica del prodotto, ma ottenuta per aggiunta di apposito colorante.
Da un punto di vista chimico, la benzina è di norma una miscela di idrocarburi paraffinici tra C6H14 (esano) e C8H18 (ottano) in proporzione variabile; vengono aggiunti additivi come appunto l'MTBE ed altri con funzione essenzialmente detergente.
[modifica] Additivi
Tra i possibili additivi della benzina, si hanno:
- Alcol etilico, è quello più "eco-compatibile". Se anidro (puro) ha numero di ottano circa 110 e può essere aggiunto in qualsiasi proporzione alla benzina.
L'alcol etilico al 95%, per via del 5% d'acqua che contiene, può essere invece addizionato alla benzina in ragione non superiore al 5%, al di sopra presenta infatti presenta problemi di stabilità della miscela che portano alla separazione delle due specie benzina ed acqua.
L'alcol è un sostituto non tossico né cancerogeno di altri additivi presenti ora nelle benzine in funzione di antidetonante. Se di origine vegetale, il bilancio ambientale dell'anidride carbonica che rilascia in atmosfera è piú basso di quello di origine industriale, in quanto parte dell' anidride carbonica é assorbita durante la coltivazione della specie vegetale da cui è stato ottenuto. - Nitrometano, come l'alcol etilico non ha controindicazioni, questo additivo aumenta il potere calorifico (circa il doppio rispetto alla benzina), riduce il potere antidetonante e richiede una minore quantità di comburente,e non va mischiato con gli idrocarburi[benzina,gasolio].
- Metanolo, questo additivo è tossico e induce depressione del SNC (sistema nervoso centrale), aumenta il potere antidetonante, ha un potere calorifico inferiore (circa la metà rispetto alla benzina) e richiede meno comburente
- Acetone, vien utilizzato come antidetonante e usato fino al 5% aumenta la volatilità della benzina, migliorando l'avviamento.
- Benzolo/Benzene, vien utilizzato come antidetonante
[modifica] Storia e origine del nome
Il nome della benzina si può far risalire a due diverse fonti, entrambe sostenute da molti aspetti: la prima lo vorrebbe derivato dal nome dell'ingegnere tedesco Carl Benz, il celebre inventore del motore a scoppio e dunque dell'automobile; l'ipotesi è accreditata dal fatto che, in questo modo, "benzina" significherebbe "sostanza di Benz", il che è più che plausibile.
La seconda fonte, invece, fa risalire il termine al nome dell'incenso di Giava, il luban giawi, unguento aromatico di origine vegetale scoperto nel XV secolo da Ibn Battuta.
Tale sostanza venne a lungo esportata verso l'Europa, e lì gli spagnoli e gli italiani che la adoperavano le diedero rispettivamente i nomi di benjuì e benzoi, storpiature del vocabolo iniziale d'origine indonesiana; il nome preferito fu però benzoino, una voce che ebbe la meglio su tutte le altre e dalla quale deriva pure il nome della pianta da cui si estraeva l'unguento, lo Styrax Benzoin.
Nei secoli seguenti ci furono diversi studi chimici su questa sostanza, curati in epoche diverse da Blaise de Vigenère, Liebig, Wöhler, Mitscherlich e il suo allievo Péligot, che portarono a diverse interessanti scoperte:
- I vapori raffreddati di questa sostanza davano formazioni cristalline bianche polverizzabili, dette fiori di benzoino.
- La sostanza costituente questa polvere era un acido di formula C7H6O2, chiamato acido benzoico in italiano e benzosaüre in tedesco.
- Il riscaldamento dell'acido benzoico con calce e la conseguente distillazione davano una sostanza di formula C6H6, che per derivazione fu chiamata benzin in tedesco e benzene in italiano; essa aveva le proprietà di essere odorosa, trasparente e infiammabile.
Fu così scoperto il benzene, il primo degli idrocarburi ad anello chiuso o aromatici; in seguito si trovò il modo di estrarlo anche dal petrolio: in petrolchimica, una frazione di distillazione di esso, ad alto contenuto di benzene, fu perciò chiamata benzina. Oggigiorno non siamo comunque ancora in grado di dire se il nome del composto chimico derivi effettivamente da quello di Benz o dall'incenso di Giava.
[modifica] Prezzi
[modifica] Prezzi in Italia
Al momento più del 50% del prezzo al consumo della benzina è costituita da tasse e accise varie. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico ([1]):
Prodotto | Prezzo al consumo |
Tasse e Accise |
IVA | Totale Imposte |
Prezzo Netto |
---|---|---|---|---|---|
Benzina senza piombo | 1,102 | 0,564 | 0,184 | 0,748 | 0,354 |
Gasolio auto | 1,053 | 0,423 | 0,176 | 0,599 | 0,455 |
GPL auto | 0,609 | 0,125 | 0,101 | 0,227 | 0,382 |
Gasolio riscaldamento | 1,024 | 0,403 | 0,171 | 0,574 | 0,450 |
Prezzi medi convenzionali in Euro per 1 litro (22 dicembre 2008) |
L'andamento dei prezzi (tranne la componente fiscale) è fortemente collegabile ai rincari del prezzo del petrolio greggio. Altre voci minori del costo logistico sono il costo del trasporto del combustibile, il trasporto su gomma e le tariffe autostradali.
Molte delle accise italiane furono introdotte come temporanee per far fronte a vari eventi straordinari, ma nonostante il venir meno della causa a tutt'oggi non risultano ancora state tolte [2]:
- 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro);
- 14 lire per la crisi di Suez del 1956 (0,007 euro);
- 10 lire per il disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro);
- 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro);
- 10 lire per il terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro);
- 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro);
- 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980 (0,039 euro);
- 205 lire per la missione in Libano del 1983 (0,106 euro);
- 22 lire per la missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro);
- 0,020 euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004.
Il tutto per un totale di 486 lire. Tenendo conto che un Euro vale 1936,27 Lire e un centesimo di Euro vale 19,3627 Lire, queste tasse ammontano a 0,25 euro. Su queste accise viene applicata anche l'IVA, per un totale di 0,30 euro.
Inoltre, dal 1999, le Regioni hanno la facoltà di tassare i carburanti, al momento lo fanno Campania e Molise (a causa del deficit sanitario) e Liguria.
Il petrolio viene acquistato dai Paesi arabi in dollari americani ed è quotato in tale moneta alle Borse di Londra e New York. Il cambio euro/dollaro superiore all'unità è un fattore favorevole che abbassa il prezzo del barile di greggio nei Paesi UE.
Le compagnie petrolifere sono state oggetto di critiche per i ritardi con i quali i prezzi al consumo tengono conto di periodi di lieve discesa per le quotazioni del greggio, e del cambio euro/dollaro favorevole.
Simili critiche sono mosse ai Governi italiani perché una detassazione della benzina consentirebbe di compensare i rincari del barile di greggio, e di controllare una spirale inflazionistica. Il gettito derivante dalle accise grava indistintamente sui consumatori e non risponde ai principi di equità e proporzionalità della tassazione con il reddito.
[modifica] Prezzi in Europa
Questa è una lista dei prezzi della benzina senza piombo (a 95 ottani) in alcuni paesi europei: [3]
Paese |
Dic 2004 |
Mag 2005 |
Lug 2007 |
Apr 2008 |
---|---|---|---|---|
Belgio | 1,10 | 1,24 | 1,41 | 1,50 |
Danimarca | 1,26 | 1,23 | 1,38 | 1,40 |
Germania | 1,19 | 1,18 | 1,37 | 1,43 |
Francia | 1,05 | 1,15 | 1,31 | 1,38 |
Italia | 1,10 | 1,23 | 1,35 | 1,39 |
Lussemburgo | 0,92 | 0,99 | 1,18 | 1,19 |
Paesi Bassi | 1,26 | 1,33 | 1,51 | 1,56 |
Austria | 0,94 | 1,00 | 1,13 | 1,22 |
Polonia | 0,80 | 0,92 | 1,15 | 1,23 |
Svizzera | 0,92 | 0,98 | 1,06 | 1,14 |
Slovacchia | 0,90 | 1,11 | 1,21 | |
Slovenia | 0,90 | 1,11 | 1,07 | |
Repubblica Ceca | 0,87 | 0,92 | 1,03 | 1,21 |
Ungheria | 1,00 | 1,01 | 1,13 | 1,13 |
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Benzina
[modifica] Collegamenti esterni
- Accise sulla benzina - Seduta del 17/03/2004 - sito ufficiale della Camera dei Deputati
- Osservatorio Prezzi: Prezzi nazionali consigliati dalle compagnie petrolifere
- Prezzi Benzina: Un elenco dei distributori più economici d'Italia
- Costo industriale della benzina: andamento storico del prezzo del petrolio in euro (al cambio storico)