Benzina verde
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La benzina senza piombo o benzina verde è già in distribuzione da più di 20 anni negli Stati Uniti e in Germania.
Anche in Italia è ormai molto diffusa: tutte le auto prodotte a partire dal 1994 utilizzano la benzina senza piombo, ed è ormai l'unico tipo di benzina disponibile in Europa (insieme alla Superplus 98), dopo che è stata eliminata la benzina al piombo, soprannominata benzina rossa, per via del colorante.
[modifica] Dispositivi necessari
Le direttive della Comunità Europea indicano per il futuro l'uso generalizzato di questa benzina, con l'uso e la costante manutenzione delle speciali marmitte catalitiche o catalizzatori, perché il loro mancato utilizzo rende 2la benzina verde più pericolosa e nociva della benzina al piombo. Questi catalizzatori, attualmente, sono di tipo "autorigenerante" e hanno una vita più lunga dei loro predecessori che dovevano essere sostituiti ogni 2 anni.
[modifica] Effetto ricercato
Con l'adozione di queste norme si dovrebbero diminuire notevolmente l'inquinamento da gas di scarico delle auto e del piombo (metallo tossico alla salute), particolarmente avvertito nelle grandi città.
[modifica] Dubbi sulla salute
Durante i primi tempi di commercializzazione, perplessità sono state avanzate da parte degli esperti perché nella benzina senza piombo veniva aumentata la percentuale di particolari idrocarburi detti aromatici, come il benzene, che sono cancerogeni. In particolare si sosteneva l'illogicità della sostituzione di un prodotto tossico soprattutto per il sistema nervoso centrale quale il piombo, con un cancerogeno. Questa era una scelta tecnica, per poter fare funzionare correttamente i catalizzatori che col piombo sarebbero stati resi inutili dopo pochi chilometri. Per la stessa ragione, nel gasolio si tende eliminare lo zolfo, ugualmente nocivo per i metalli nobili presenti nei dispositivi. I dubbi, inoltre, sorgevano per il fatto che nei primi anni '90, molte ancora erano le auto prive di catalizzatore. Il benzene è stato progressivamente diminuito anche grazie alle sempre più stringenti normative europee. Analizzando la composizione chimica dei combustibili in commercio, tra cui la benzina, notiamo che essa non è assolutamente più quella di un tempo. Gli stessi costruttori di auto auspicano carburanti sempre migliori per i sempre più raffinati impianti di catalizzazione, che devono rispettare a ogni nuova normativa (Euro 4, 5, 6...) limiti inferiori di circa la metà. Cioè, tralasciando l'emissione di CO2, gas tra l'altro atossico, un'auto Euro 4 inquina il doppio di una Euro 5, e così via.