Lotta all'immigrazione clandestina
Contrasto all'immigrazione clandestina anche sul piano internazionale, coordinamento dell'azione di contrasto in mare e gestione della presenza degli stranieri sul territorioIl duplice obiettivo di favorire lo sviluppo di strategie d'azione innovative e più efficaci nel contrasto all’immigrazione clandestina - con una maggiore proiezione anche sul piano internazionale - e di gestire le problematiche inerenti la presenza degli stranieri sul territorio nazionale, ha portato alla creazione di una apposita Direzione centrale dedicata all’immigrazione e alla frontiera.
La Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, nata nel 2002, elabora strategie d'intervento collegate alle dinamiche dell'immigrazione, favorisce l'azione di impulso e di controllo in modo più rapido ed efficace che nel passato, valorizza la professionalità e la specializzazione degli operatori. Spetta, inoltre, alla Direzione centrale il compito di acquisire e analizzare le informazioni sull’attività di vigilanza, prevenzione e contrasto dell'immigrazione clandestina via mare, nonché il raccordo degli interventi operativi fatti dai mezzi della marina militare, delle forze di polizia e delle capitanerie di porto.
La gestione della presenza degli stranieri sul territorio fa capo, invece, ai Centri dell'immigrazione del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione.
I Centri di identificazione ed espulsione (CIE)
Così denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex 'Centri di permanenza temporanea ed assistenza': strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione. Previsti dall’art. 14 del Testo Unico sull’immigrazione 286/98, come modificato dall’art. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentono la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari.
Il termine massimo di permanenza degli stranieri in tali centri è di 18 mesi complessivi (30 giorni, più ulteriori 30 su richiesta del Questore ed, eventuali, successive, proroghe di 60 giorni convalidate da parte del Magistrato).
Attualmente i centri operativi sono 13:
- Bari-Palese, area aeroportuale – 196 posti
- Bologna, Caserma Chiarini – 95 posti
- Brindisi, Loc. Restinco - 83 Posti
- Caltanissetta, Contrada Pian del Lago – 96 posti
- Catanzaro, Lamezia Terme – 80 posti
- Crotone – Località S. Anna - 124 Posti
- Gorizia, Gradisca d’Isonzo – 248 posti
- Milano, Via Corelli – 132 posti
- Modena, Località Sant’Anna – 60 posti
- Roma, Ponte Galeria – 360 posti
- Torino, Corso Brunelleschi – 180 posti
- Trapani, Serraino Vulpitta – 43 posti
- Trapani, Loc. Milo - 204 Posti
L’operatività dei centri e la loro a capienza può essere soggetta a variazioni in relazione ad eventuali lavori di manutenzione, ordinaria o straordinaria.